10.07.2010

OUT NOW ON MANNEQUIN!

Soviet Soviet / Frank Just Frank – Split

Se i Degada Saf (recensiti precedentemente) mostravano il lato archeologico, il lavoro di scavo negli archivi della musica wave di origine italiana della Mannequin Records, questo split album tra la band italiana dei Soviet Soviet e quella franco-inglese dei Frank Just Frank che si svolge in una distorsione temporale di coldwave dal sapore vintage e post punk meccanico arrugginito deragliato.
Il lato A del LP (parliamo infatti di stampa in vinile, numerata in 500 copie, dall’estetica DIY a dir poco maniacalmente underground) è dedicato al gruppo straniero. Ogni singola traccia è un delinearsi minimal-elettronico di territori ripetitivi e melodici al tempo stesso. Leggere sfumature gotiche e malinconiche si fondono con una delicatezza fragile. Ossessiva. Onirica. Lasciando una ritmica dolcemente percussiva dentro il nostro cervello.
Se i Frank Just Frank hanno la tendenza ad incunearsi lentamente nei nostri pensieri, nella morfologia piatta di certe zone vuote di pensiero. Se i Frank Just Frank ripetono la metronomia della melodia, di una nebbia decaduta.
I Soviet Soviet sono epilettiche chitarre nude. Nichilistiche, danno l’assalto al cielo in una circolarità di agitazione controllata. Epicità. In un miscuglio di post punk italiano ed inglese ( tra Killing Joke, CCCP, Wire) hanno il cromatismo del magma lento che proietta scintille e stracci di incandescenza. Il basso e la voce sono gemelle eterozigote, corpose, osmotiche l’una verso l’altra. Un’empatia spettrale per una danza in una stazione abbandonata.
Uno split che mette fame gustosa. In attesa del concerto dei Soviet Soviet il 7 ottobre a Roma e di ulteriori novità dai Frank Just Frank, che, ricordo, hanno da poco licenziato il loro nuovo album “The Brutal Wave” su Wierd Records.

(Recensione tratta da Impatto Sonoro a cura di Michele Guerrini)





Soviet Soviet - S.Y. (full track) by Mannequin Label

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